Giovanni Andrea Archetti
 
1784 Ioannes Andreas Archetti



Giovanni Andrea Archetti nasce a Brescia l’11 settembre 1731 da Pietro e da Paola Giroldi in una ricca famiglia di mercanti. Nel 1743 gli Archetti acquistano il feudo di Formigara (distretto di Cremona, presso Pizzighettone), ottenendo dall'imperatrice Maria Teresa il titolo di marchesi di Formigara e baroni del Sacro Romano Impero.

Dopo essersi laureato nel maggio 1754 a Roma, presso l’archiginnasio della Sapienza, in diritto canonico e civile, intraprende la carriera ecclesiastica (verrà ordinato sacerdote il 10 settembre 1775) ricoprendo da subito cariche di rilievo presso la curia e l’amministrazione dello Stato pontificio, tra le quali ricordiamo la nomina a vicelegato di Bologna (nel 1756) e prosegretario della S. Congregazione della Consulta (1759-1775).

Il 31 ottobre 1775 viene nominato Nunzio di Polonia, dove giunge, col titolo di arcivescovo di Calcedonia, verso la metà dell'aprile 1776 succedendo a Mons. G. Garampi, trasferito a Vienna. Durante la sua lunga nunziatura (1776-1784) s’impegna attivamente per far valere i principi e gli interessi della Chiesa.

Il recente smembramento della Polonia (5 agosto 1772) ha, infatti, causato una situazione estremamente complessa per le diocesi cattoliche polacche: le nuove frontiere tagliano spesso in due le circoscrizioni vescovili generando numerose difficoltà disciplinari e d'apostolato. Pertanto il compito del Nunzio implica costanti e delicati negoziati con il governo prussiano e soprattutto con quello russo, sotto il cui dominio sono passati i cattolici uniati dell'Ucraina e della Lituania, marchiati dagli ortodossi come rinnegati, e perciò vessati e costretti all'apostasia.

Compito di Archetti è l’ottenimento della pubblicazione del breve di scioglimento della Compagnia di Gesù in Prussia e nella Russia, dove i gesuiti, godendo dell'appoggio dei sovrani per i servizi resi in qualità di insegnanti, proseguono la loro attività, arrivando in Russia ad eleggere il loro generale.

In particolare, Archetti esercita la propria influenza di fronte alla Commissione dell'educazione nazionale, presieduta dal vescovo di Polack1, fratello del re di Polonia, nei dibattiti relativi all'insegnamento, ai beni della soppressa Compagnia di Gesù e alla sostituzione delle loro scuole. Il Nunzio opera inoltre per impedire la soppressione dell'ordine dei monaci Basiliani del S. Sepolcro, voluta dalla sopracitata Commissione per far usufruire dei beni dell'ordine l'università di Cracovia.

Nel 1780, dopo lunghe trattative, Archetti ottiene l’assenso del governo prussiano. Al contrario, l’Imperatrice Caterina II non cede alle ripetute richieste di soppressione della Compagnia di Gesù e affida i suoi membri locali al suo protetto Stanisław Bohusz Siestrzeńcewicz, nominato dalla zarina arcivescovo di Mahilëŭ2, circoscrizione vescovile creata appositamente nel 1782.

Nel novembre 1782 Archetti riceve da Caterina II la richiesta del pallio per l'arcivescovo di Mogilёv, e la consacrazione di Mons. Ivan Benisławski a vescovo titolare di Gadara e vescovo coadiutore con diritti di successione all'arcidiocesi di Mahilëŭ.

Tali richieste rappresentano una questione grave per la Santa Sede. Nell’aprile 1783 Papa Pio VI inviò Archetti in missione speciale a Pietroburgo, dove giunge il 4 luglio ricevuto con tutti gli onori e dove consacra la prima chiesa cattolica il 18 ottobre 1783. Il 18 gennaio 1784 Archetti consegna il pallio a Siestrzeńcewicz, mentre il 6 febbraio consacra Benisławski esaudendo i desideri della zarina. Il Nunzio cerca poi di riprendere le trattative sui Gesuiti ma senza successo. Tuttavia Archetti ha ormai conquistato il favore di Caterina II, la quale richiede per lui il cappello di cardinale. Nel maggio 1784 giunge la notizia della nomina e del richiamo.

Archetti lascia Pietroburgo il 13 giugno 1784 e viene creato cardinale prete del titolo di S. Eusebio il 20 settembre dello stesso anno: il berretto cardinalizio gli viene imposto dal re di Polonia, Stanislao II (Stanisław Augustus Poniatowski), il 24 ottobre 1784, a Grodno. Lasciata la Polonia alla fine del novembre 1784, rientra in Italia passando per Dresda, Praga e Vienna. Giunto a Roma il 7 giugno 1785, il 27 dello stesso mese è nominato legato a latere a Bologna, dove arriva il 17 settembre, come risulta dalla sua prima relazione.




Bibliografia

Con la presente bibliografia s'intende fornire, nei limiti del possibile, un quadro esaustivo delle opere di carattere scientifico (articoli saggi, monografie) dedicati allo studio della figura del Nunzio Apostolico Giovanni Andrea Archetti e dei documenti (corrispondenze epistolari, memoriali) legati alle sue missioni in Polonia e in Russia.

Si comincia, pertanto, dai materiali relativi alla vita del cardinale: memoriali, monografie e articoli a lui dedicati. Per meglio collocare l’esperienza di Archetti nel quadro storico di riferimenti abbiamo inserito anche una sezione dedicata ad opere di carattere generale.

Si procede poi con i titoli dedicati allo studio delle carte e dei documenti ufficiali relativi alla Nunziatura conservati nell’ Archivio Segreto Vaticano.

A seguire una sezione dedicata a documenti in forma epistolare.



Vita di Giovanni Andrea Archetti

Memoriali e Biografie

J. Gagarin, Un Nonce du Pape à la Cour de Catherine II. Mémoires d'Archetti 3,Paris-Bruxelles, 1872.

J. Gagarin, La compagnie de Jésus conservée en Russie, après la suppression de 1772, Récit d'un Jésuite de la Russie-Blanche. Les Jésuites de Russie, 1772-1784, Paris 1872.

Nella Biblioteca Queriniana di Brescia si trova una biografia inedita del cardinale Archetti:

Vedi: Ms. K. IV, 9, misc. 5 e Fondo Fè d'Ostiani, ms. 38.

Sulla figura di Archetti si veda anche:

Consalvi E., Memorie del cardinale Consalvi, a cura di M. Nasalli Rocca di Corneliano, Roma 1950, pp. 192, 193, 383, 393.

Articoli

Kratz W., ‘Wer ist der Verfasser der Memoiren über die Legation Archettis?’, in Archivum Hist. Soc. Jesu, Vol. XV, 1946, pp. 155-159.

Rosa G., Notizie del cardinale A. A. nunzio in Polonia, in Arch. storico italiano , s. 3, I, p. 1 (1865), pp. 63-89.

Monografie

Brumanis A. A., Aux origines de la hiérarchie latine en Russie: Premier archévêque-métropolitain de Mohilev (1731-1823), Louvain, Louvain-Publication Universitaires de Louvain, 1968.

Rouët de Journel M. J., Nonciatures de Russie d'après les documents authentiques, 1783-1784, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 1952, Vol. I.

Contesto storico

Monografie

Acta S. C. de Propaganda Fide: Ecclesiam Catholicam Ucrainae et Bielarusjae Spectantia, vol. 5 (1769-1862), Analecta OSBM, ser. 2, sec. 3, ed. Athanasius G. Welykyj, Rome, 1955.

Акты издаваемые Виленскою археографическою коммиссиею, Вильна, 1889, T. 16.

Археографический сборник документов относящихся к истории Северо-Западной Руси, Вильна, 1871, T. 5. Stediv, 1958

Археографический сборник документов относящихся к истории Северо-Западной Руси, Вильна, 1871, T. 1. Stediv, 1958

Alexander J., Catherine the Great: Life and Legend, New York, Oxford University Press, 1989.

Ammann A.M., Abriss der ostslawischen Kirchengeschichte, Wien, Herder, 1950.

Bartoszewicz J., Koscioty warszawskie, Warsaw, 1855.

Berti G., Russia e Stati italiani nel Risorgimento, Torino, Einaudi, 1957.

Dictionnaire d'histoire et de géographie ecclésiastiques, Paris, 1924, Vol. III, coll. 1546 s.

Fabre J., S. A. Poniatowski et l'Europe des lumières, Paris, Belles Lettres, 1952.

Gendry J., Pie VI, sa vie, son pontificat (1717-1799): d'après les Archives Vaticanes et de nombreux documents inédits, Paris, Alphonse Picard,1906, Voll. 2.

Gudziak B., Crisis and Reform: The Kyivan Metropolitanate, the Patriarch of Constantinople, and the Genesis of the Union of Brest, Cambridge, Mass., 1998.

Harasiewicz M., Annales Ecclésiae Ruthenae, L’viv, 1862.

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Kolbuk W., Koscioty wschodnie w Rzeczypospolitej okolo 1772 roku, Lublin, Instytut Europy Środkowo-Wschodnie, 1998.

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Likowski E., Geschichte des allmaeligen Verfalls der unirten ruthenischen Kirche im XVIII undXIX Jahrhundert, trans. Apollinaris Tloczyhski, Poznan, 1885, Vol. 1.

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Ritzler R., Sefrin P., Hierarchia catholica..., Padova, Edizioni Messaggero Padova, 1993, Vol. VI, pp. 34, 101, 161.

Schmidlin J., Papstgeschichte der neuesten Zeit,I,Papstum und Päpste im Zeitalter der Restauration (1800-1846), München 1933, pp. 19, 22, 480.

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Articoli

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Himka J.P., ‘The Conflict between the Secular and the Religious Clergy in Eighteenth-Century Western Ukraine’, in Harvard Ukrainian Studies, 15, n° 1-2 (1991), pp. 37-39

Senyk S., ‘The Education of the Secular Clergy in the Ruthenian Church before the Nineteenth Century’, in Orientalia Christiana Periodica, 53, (1987), pp. 387-416.

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Archivio Segreto Vaticano

Le carte relative alle missioni diplomatiche di Archetti in Polonia e in Russia, rivendicate dalla Santa Sede, sono conservate nell' Archivio Segreto Vaticano.

I principali studi sull’argomento sono i seguenti:

Carboni L., ‘Le fonti dell’Archivio Segreto Vaticano per la ricerca storica sull’Europa orientale (sec. XVI-XX). Gli Archivi degli Uffici di Curia e gli Archivi delle Rappresentanze Pontificie’, in L’Europa centro-orientale e gli archivi tra età moderna e contemporanea, a cura di G. Platania, Viterbo, Sette Città, 2003, pp. 89-178.

Gualdo G. (a cura di), Sussidi per la consultazione dell’Archivio Vaticano. Lo Schedario Garampi - I Registri Vaticani - I Registri Lateranensi - Le «Rationes Camerae» - L’Archivio Concistoriale, Città del Vaticano, Pontificio Istituto Biblico, 1989.

Meysztowicz V., De archivo nuntiaturae Varsaviensis, quod nunc in Archivo Secreto Vaticano servatur (Studja Teologiczne, XII), Vaticani, 1944, pp. 31-34.

Pàsztor L., ‘Per la storia dell’Archivio Segreto Vaticano nei secoli XVII-XVIII (Eredità Passionei, Carte Favoriti-Casoni, Archivio dei cardinali Bernardino e Fabrizio Spada)’, in Archivio della Società Romana di Storia Patria, XCI (1968 ed. 1970), pp. 157-249.

Pàsztor L., ‘Per la storia degli archivi della Curia Romana nell’epoca moderna. Gli archivi delle Segreterie dei Brevi ai Principi e delle Lettere Latine’, in AA.VV., Römische Kurie. Kirchliche Finanzen. Vatikanisches Archiv, Studien zu Ehren von Hermann Hoberg, II, hrsg. E. Gatz, Roma 1979 (Pontificia Universitas Gregoriana. Miscellanea Historiae Pontificiae 46), pp. 659-686.

Corrispondenze epistolari

Ciampi S., Bibliografia Critica delle antiche reciproche Corrispondenze : politiche, ecclesiastiche, etc., dell'Italia, colla Russia, colla Polonia ed altre parti settentrionali, Firenze , Leopoldi e Mazzoni, 1834,Vol. 2:

Sul rapporto tra l’Imperatrice Caterina II e protetto Stanisław Bohusz Siestrzeńcewicz vedere il carteggio tra l’imperatrice e Papa Pio VI tradotto in italiano e contenuto in:

Tavani G.B., Fasti del S.P. Pio VI con note critiche, documenti autentici e rami allegorici del dott. G.B. Tavani, 1804, pp. 176-183.

Si vedano inoltre:

Carusi E., Lettere inedite di Gaetano Marini, II-III, Città del Vaticano, Pontificio Istituto Biblico, 1938-1941.

Gagarin J., Un Nonce du Pape à la Cour de Catherine II. Mémoires d'Archetti, Paris-Bruxelles, 1872.

Smogorzewski J., Epistolae Jasonis Junosza Smogorzevskyj, metropolitae Kioviensis Catholici, 1780-1788, Analecta OSBM, ser. 2, sec. 3, ed. Athanasius G. Welykyj (Rome, 1965).

Il Fondo della Biblioteca “A.Mai”

Nel database "Archivio epistolare" presente sul nostro sito sono inserite le schede relative a 221 lettere selezionate e catalogate dai fondi relativi alla corrispondenza del card. Giovanni Andrea Archetti conservate nella Biblioteca 'A.Mai”.: l’Archivio della Famiglia Archetti e la Collezione sul Risorgimento di Giuseppe Gamba.

L'archivio Archetti fu donato alla biblioteca nel 1919 dal conte Cesare Camozzi Vertova, la cui ava paterna era figlia del conte Vertova, erede del cardinale Giovan Andrea Archetti e figlio della di lui sorella Chiara.

Dell’Archivio della Famiglia Archetti compaiono lettere tratte dai seguenti fascicoli:

Inv. Fam. Archetti, Serie: Lettere, Vol.1, Fascicolo 22: Card. Leonardo Antonelli

Inv. Fam. Archetti, Serie: Lettere, Vol.17, Fascicolo 216: Giuseppe De Chard

Inv. Fam. Archetti, Serie: Lettere, Vol.21, Fascicolo 262: Mons. Federici

Inv. Fam. Archetti, Serie: Lettere, Vol.25, Fascicolo 366: Morcelli Antonio

Inv. Fam. Archetti, Serie: Lettere, scatola 6, Fascicolo 61:

  • "Russia Bianca-Mohilev (4 novembre 1776-1° maggio 1784)".

  • "Russia B. Mohilev_ Lettere dell'Arcivescovo. 4 marzo 1776 - 1° maggio 1784".

  • "Mosca, Pietroburgo e Polonia".

È doveroso precisare che la sezione 'Inv. Fam. Archetti, Serie: Lettere, scatola 6, Fascicolo 61” non era mai stata oggetto in precedenza di inventariazione ed è presente nel nostro database in forma integrale.


Per quanto riguarda l’Archivio Gamba, la corrispondenza è tratta dai volumi.IV-V-VI:

  1. "Minute di lettere del cardinal Archetti a diversi da vari luoghi", 1781-1795.

  2. "Corrispondenza del cardinal Leonardo Antonelli con Giovanni Andrea Archetti": 162 "Lettere", alcune in "cifra", 1775-1805.

La selezione è stata operata sulla base dei principali corrispondenti di Archetti durante il periodo della nunziatura, tra i quali ricordiamo il card. Leonardo Antonelli, Giuseppe De Chard (curatore romano dei beni del Nunzio), mons. Stanisław Bohusz Siestrzeńcewicz.


Bibliografia

Locatelli G., ‘L'Archivio Archetti’, in Bergomum, Vol. XX (1926), 2, parte speciale, pp. 7-16; 3, pp. 17-19; 4, pp. 21-24 e 21(1927), 1-4, parte speciale, pp. 25-34 (consultabile in Salone Furietti, segnatura: Ar 47/3 cc. 69-98).

Buzzetti S., Giupponi F. (a cura di), Inventario della famiglia Archetti, a cura di, stampa da computer, 1992.

Iconografia

Da una minuta contenente un messaggio per la ditta di spedizioni dei Fratelli Livio a Pietroburgo [vedi lettera del 08/08/1784] si apprende che il card. Archetti lascia Pietroburgo con un prezioso regalo da parte della zarina Caterina II: un ritratto dell’Imperatrice stessa, simbolo di amicizia che la zarina generalmente concede solo ai maggiori reali europei. Questo ed altri ritratti dei membri della famiglia imperiale russa sono ad oggi conservati nel Castello di Costa Mezzate (Bergamo), di proprietà della famiglia Camozzi-Vertova.

A tale proposito vedere:

Archivio Camozzi-Vertova, cart. 38, Inventari, fasc. 6, Descriz. dei quadri della Galleria del conte Vertova, 1845 febbraio 17, n. 21.

Il presente inventario è estratto dalla tesi di laurea di C. Geroldi , Archivio Camozzi Danieli: riordinamento e inventariazione: tesi di laurea in archivistica, relatore Prof. A. Romiti, Udine, 1996, Università degli studi di Udine, Facoltà di lettere e filosofia, Corso di laurea in conservazione dei beni culturali consultabile in Biblioteca “A.Maj”.

Tra le pubblicazioni si veda anche:

Barbaro A., ‘Gabriele Camozzi’, in Bollettino della Civica Biblioteca di Bergamo, n°17 (1923), 3-4, pp. 113-160 e 177-238.

Danieli Camozzi M.L., ‘Luoghi romiti: il castello di Costa di Mezzate’, in Emporium, Vol. XX, n°118 (1904), pp. 307-318.


Note:

1 Nelle lettere della corrispondenza Archetti la città è rinominata Płock o Plosko o Polosko.

2 Nelle lettere della corrispondenza Archetti la città bielorussa di Mahilëŭ (in bielorusso: Магілёў) è rinominata Mohilow o Mohilev. Inoltre Stanisław Bohusz Siestrzeńcewicz è, a volte, indicato nelle lettere come "vescovo di Mallo". Mogilёv è, invece, la traslitterazione scientifica dal russo Могилёв presente in vari studi sulla storia della Chiesa Uniate.

3 L’autore delle memorie non è però identificabile nel card. Archetti ma più probabilmente in un suo segretario, Secondo L. Pàsztor si tratterebbe di mons. Gioacchino Tosi. Tenendo conto della collocazione temporale del memoriale è più probabile che si tratti dell’abate Giacomo Massa.



Scheda a cura di: Alessandra Elisa Visinoni

Data ultimo aggiornamento: 31 marzo 2016